Progetti
Intelligenza Artificiale per lo studio della maiolica di Montelupo Fiorentino
Questa proposta di ricerca utilizza il deep learning per accentuare il valore di una già riconosciuta risorsa territoriale quali sono le ceramiche tardo e post-medievali di Montelupo Fiorentino, che si distinguono per il loro ampio apparato decorativo.
HERMES
Il progetto è intitolato “HERMES (Heritage, Engage and Relate Merging intangiblE and Scientific data) – Proposta per un’archeologia pubblica dei dati”. Parte dal presupposto che sia necessario pensare all’archeologia come a un’archeologia pubblica, in cui tutte e tutti siano coinvolti partecipativamente e che questo possa avvenire già a partire dalla creazione e gestione del dato.
MAIA – Managing Artificial Intelligence in Archaeology (2024-2028)
L’avvento delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’archeologia ha portato incredibili opportunità, ma anche sfide significative. Solo pochi anni fa, gli algoritmi di Machine Learning e le Reti Neurali erano concetti sconosciuti agli archeologi. Oggi, l’IA è stata applicata in molti campi dell’archeologia, dalla rilevazione di siti archeologici, al riconoscimento e ricomposizione di oggetti ceramici, all’estrazione di testi da documenti storici ed epigrafi, allo studio di resti umani, all’identificazione di murales e graffiti, e persino alla robotica.
AUTOMATA - AUTOMated enriched digitisation of Archaeological liThics and cerAmics
Gli oggetti ci collegano a memorie ed esperienze e possiedono biografie che rivelano i loro legami con gli umani. È per questo che gli archeologi si concentrano sulla cultura materiale raccogliendo innumerevoli reperti archeologici per preservare, per le generazioni presenti e future, ciò che ci possono insegnare e raccontare.
AviArch Avifauna in archaeoecological networks (2023-2028)
Basandosi e andando oltre gli aspetti dell’archeologia biomolecolare, AviArch esplorerà, da un punto di vista degli uccelli, il passaggio all’agricoltura nel sud-ovest dell’Asia nel tardo Epipaleolitico/Neolitico e l’emergere della vita urbana e delle rotte commerciali nell’età del bronzo a Creta.
DUMP: Digging Up coMtemporary Past
Tra gli anni ’60 e la fine degli anni ’80 del Novecento, era uso comune non portare a valle i rifiuti prodotti in montagna, ma disperderli, in forme più o meno concentrate, nei boschi e nelle vallate.
DUMP è un progetto di documentazione, ricognizione intensiva e scavo di una delle discariche prodotte, in quei decenni, sotto il Monte Matanna, in località Alpe della Grotta.
Acampada24 – Archaeological view
Il 13 maggio 2024 è iniziata l’Acampada 24 nei giardini del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Studentə, che da mesi sono in mobilitazione, hanno piantato le tende. Crediamo importante documentarne archeologicamente lo svolgimento e la memoria anche, e non solo, nella materialità che sta producendo e che lascerà dietro di sé.
ArchMOSS - Archeologia della MOntagna per lo Sviluppo ecoSostenibile
Dal dopoguerra, lo spopolamento umano e l’abbandono delle attività agro-silvo-pastorali sulle Alpi Apuane hanno permesso la rioccupazione degli spazi montani da parte di specie animali e vegetali.
Abbandono/resilienza/rioccupazione caratterizzano la montagna toscana e hanno portato a creare aree naturali protette e sviluppare politiche di conservazione che, tuttavia, non sono sempre pienamente comprese dalle comunità locali, aprendo confronti e scontri sulle politiche di sviluppo e di preservazione ambientale.
LI.MA. (LIminal MAteriality)
LI.MA. (LIminal MAteriality) è un progetto speciale di didattica promosso dalla cattedra di Archeologia moderna e contemporaneo e finanziato dall’Università di Pisa, dedicato a scoprire archeologicamente la materialità lungo i confini delle rotte migratorie per cercare di capire che tipo di contributo la disciplina archeologica può dare alla contro narrazione dei fenomeni migratori e dei rapporti che si instaurano con i territori, i paesaggi e le comunità liminali.
Ricostruzione del paleoambiente con tecniche di AI, a partire da dati archeobotanici: le relazioni tra umani e non umani. (2023-2026)
Le ricostruzioni ambientali svolgono un ruolo cruciale in archeologia, consentendo ai ricercatori di comprendere la complessa interazione tra gli esseri umani e gli ambienti circostanti nel corso della storia. Negli ultimi dieci anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è stata sempre più esplorata in ambito archeologico e l’applicazione di tecniche che sono parte dell’IA ha rivelato essere un valido aiuto in attività ripetitive o che richiedono un elevato impiego di tempo.
CHARCOAL - archeobotanica da campo nella montagna Apuo-versiliese
CHARCOAL è un progetto speciale per la didattica che ha lo scopo di accompagnare studenti e studentesse nell’individuazione, documentazione e studio delle evidenze antracologiche legate alla produzione di carbone di legna nell’area montana Apuo-versiliese. Scopo dell’iniziativa è ampliare l’offerta didattica dei corsi di studio menzionati tramite un percorso specifico che prevede la partecipazione di un formatore esterno, il Dr. Radoslaw Grabowsky, esperto archeobotanico con ampia esperienza internazionale nel mondo della ricerca e dell’archeologia preventiva.
Re-Connect Ricucire narrazioni e comunicazioni sulle migrazioni
In diretta connessione con i progetti speciali per la didattica Archeologia di Confine, ISOLA e E-Cool, Re- Connect ha l’obbiettivo di continuare a lavorare in modo transdisciplinare, tra archeologia, antropologia e comunicazione audiovisiva, sulla sistematizzane dell’enorme quantità di documentazione raccolta: immagini, video, interviste, osservazioni etnografiche e schedature archeologiche.
TOM - Traces of Movements (2022-2025)
Le migrazioni forzate e il displacement a cui assistiamo quotidianamente rappresentano solo l’ultimo capitolo di una storia millenaria che ha riguardato lo spostamento di persone e di popolazioni tra diverse aree del pianeta.
Memorie di cose, Memorie di Luoghi, Memorie di vita
La trasformazione del paesaggio avvenuta soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, è sicuramente un tema vivo per chi abita in contesti montani. Lo spopolamento dei paesi, dei siti di altura, così come l’abbandono delle colture e dei boschi, è oggi ancora parzialmente leggibile negli elementi di memoria tangibile e intangibile con cui le comunità locali si confrontano quotidianamente.
Braccio robotico controllato da un'IA per la classificazione e la selezione di frammenti ceramici di interesse archeologico
Negli ultimi anni una crescente attenzione è stata riservata all’utilizzo di metodologie legate all’ICT anche in ambito umanistico, soprattutto riguardo all’archeologia che è considerata da tempo una scienza al confine tra discipline umanistiche e discipline tecnico-scientifiche. Scopo del progetto è la creazione di un braccio robotico che sia in grado di selezionare autonomamente i frammenti in base alle informazioni ricevute da ArchAIDE.
e-COOL: Etnografie di COmunità, Oggetti e Luoghi a Lampedusa
Nell’ultimo biennio Lampedusa è stata al centro della sperimentazione di didattiche integrate tra antropologia e archeologia. Per dare continuità a questa proficua sperimentazione, il progetto ha l’ambizione di inaugurare una nuova fase per aprire piste di ricerca originali.
Resurgences: esplorando le ecologie dell’abbandono
Lo scopo del progetto didattico è quello di introdurre gli studenti allo studio diacronico dei paesaggi abbandonati dell’area apuo-versiliese, esplorando i luoghi di “risorgenza”, ovvero quelle aree che sono state teatro di attività economiche e di sussistenza e che sono oggi abbandonate.
ARAM (2022-2024)
Le “montagne di mezzo” sono quelle aree non propriamente collinari, ma nemmeno di alta quota, in cui lo spazio abitabile rappresenta una mediazione dialettica con condizioni fisiche mutevoli. E’ un luogo poliedrico e polisemico, forte della relazione tra montuosità naturale e montanità culturale; è oggi il risultato di una successione di abbandoni che ne ha censito la marginalità economico-sociale.
Archeologia delle migrazioni contemporanee non documentate (2020-2023)
L’archeologia delle migrazioni rappresenta una chiave di lettura per comprendere le trasformazioni sociali, geopolitiche e culturali della società contemporanea. Nel contesto italiano, la lettura archeologica delle migrazioni contemporanee non documentate, ad oggi assente, permetterà di riconoscere le tracce materiali di tale fenomeno come effettivo documento antropico.
Forsaken Ecologies. Archeologia ambientale e conservazione dei paesaggi culturali nella montagna Apuo-Versiliese
L’analisi combinata delle tracce materiali delle attività antropiche, dei saperi situati delle comunità locali e delle evoluzioni paleoambientali del territorio, costituisce una potente risorsa per la promozione di politiche di gestione delle aree montane.
MAGOH (Managing Archaeological data for a sustainable GOvernance of the Heritage) 2020-2023
MAGOH è uno dei progetti vincitori del bando “100 assegni per la Cultura” promosso da Regione Toscana. Il progetto prevede la creazione di una piattaforma integrata che permetta di gestire l’intero ciclo della documentazione archeologica relativa alla Provincia di Pisa e all’area urbana e Metropolitana di Firenze, consentendo l’accessibilità ai dati per una più efficace attività di ricerca, tutela e valorizzazione.
ISOLA (2022)
documentata in epoca di globalizzazione delle produzioni e dei consumi?
Il progetto didattico ISOLA vuole lavorare su questo attraverso una esperienza multidisciplinare che si sviluppa tra Pisa e Lampedusa. Lampedusa intesa come microcosmo nel quale la complessità del globale interagisce sistematicamente con il locale a partire da un surplus di tracce materiali lasciate sull’isola da chi la ha vissuta e attraversata negli anni, da chi la vive e attraversa oggi.
WRITES (WRiting Is on ThE wallS) (2020-2023)
WRITES è un progetto di archeologia contemporanea che ha lo scopo di verificare la fattibilità di un’analisi archeologica delle tracce contemporanee, quali graffiti, scritte, disegni, adesivi, poster… disseminate su muri, facciate, serrande, sportelli, cancelli… del centro storico di Pisa.
Da vitruvio all'ArcheoBIM. Ricostruzioni BIM del contesto archeologico di Massaciuccoli (Massarosa - LU) (2021-2024)
Nel dibattito sulla ricerca di nuove metodologie archeologiche, ha cominciato a svilupparsi, nell’ultimo decennio, l’utilizzo dei BIM (Building Information Modelling). Tale tecnica, derivata da discipline quali l’architettura e l’ingegneria civile, prevede la realizzazione di modelli 3D di oggetti architettonici correlati a una serie di database, consentendo la gestione simultanea di una grande mole di dati eterogenei.
Ogni giovedì (2020-2023)
“Ogni giovedì” è un progetto di archeologia contemporanea che mira alla documentazione della vita quotidiana durante il periodo di quarantena imposto dal governo Italiano come misura di contenimento dell’epidemia di Covid-19.
Certosa di Calci (2017- in corso)
L’università di Pisa, attraverso un largo consorzio dei suoi Dipartimenti, ha attivato un grande programma di conservazione e valorizzazione del complesso della Certosa di Calci e dei suoi Poli Museali.
Il Laboratorio MAPPA si focalizzerà sulla Verifica dell’Impatto Archeologico (VIArch) e sulla raccolta e la gestione di tutti i dati archeologici del territorio del Comune di Calci.
Archeologia di confine (2021)
Il tema del confine nella contemporaneità è al centro del progetto speciale di didattica che vede l’attuazione di un percorso transdisciplinare archeo-antropologico. “Archeologia di Confine”, partendo dai più ampi temi affrontati nei progetti di “Archeologia contemporanea” e “Archeologia delle migrazioni contemporanee non documentate”, ha l’obbiettivo di coinvolgere gli studenti in un’esperienza didattica che attraversa l’idea stessa del confine contemporaneo.
ArchAIDE (ARCHaeological Automatic Interpretation and Documentation of cEramics, 2016-2019)
Il laboratorio MAPPA è coordinatore del progetto ArchAIDE, finanziato dal programma H2020-RIA dell’Unione Europea.
ArchAIDE si pone l’obiettivo di realizzare un strumento per il riconoscimento automatico della ceramica attraverso l’utilizzo del deep learning. A partire da una semplice fotografia, l’App di ArchAIDE fornirà la classificazione digitale di ogni frammento correlandolo con le informazioni dei cataloghi ceramici per la prima volta disponibili on-line.
Digital Library Dip. Civiltà e Forme del Sapere (2021 - in corso)
Il progetto Digital Library prevede la costruzione di un repository di tutti gli oggetti digitali del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere che sarà online a partire da luglio 2021.
La Teca permetterà la preservazione a lungo termine e la disseminazione aperta dei dati, a disposizione di ricercatori, studenti e del pubblico in generale.
Le città invisibili. Trasformazioni e persistenze del tessuto urbano antico: i materiali da costruzione (2019-2021)
Obiettivo del progetto è indagare le trasformazioni dello spazio urbano della città di Pisa in età romana e tardo antica (III secolo a.C. – V secolo d.C.), attraverso il contributo delle analisi archeometriche sui materiali da costruzione.
L’Ager Pisanus tra romanizzazione e tardoantico (secoli III a.C.-VI d.C.) (2018-2022)
Tra il 2011 e il 2013 il Progetto MAPPA ha sistematicamente raccolto tutti i dati archeologici disponibili per l’area urbana di Pisa creando una mappa completa del potenziale archeologico, dalla preistoria all’età contemporanea.
NLP: Natural Language Processing (2018 – in corso)
La grande quantità di informazioni ricavata ogni giorno dagli archeologi durante le campagne di scavo, pubblicata attraverso riviste di settore, libri e cataloghi, non è facilmente consultabile. Occorre spendere molto tempo, spesso con risultati poco soddisfacenti, nella ricerca di documenti e notizie specifiche all’interno di testi più ampi.
Mura Night Experience (2020-2021)
Il Laboratorio MAPPA è uno dei partner del progetto Mura Night Experience che vede la creazione di una narrazione crossmediale legata alla storia delle Mura di Pisa e alla città.
Nerone Night Experience (2022)
Il Laboratorio MAPPA è uno dei partner del progetto Nerone Night Experience, narrazione crossmediale legata alla storia delle terme romane Bagni di Nerone a Pisa. In corso di definizione il calendario degli eventi di walking cinema previsti per la primavera-estate 2022. Nerone Night Experience è promosso e realizzato dall’associazione culturale Acquario della Memoria.
Le necropoli urbane di Pisa tra tarda-antichità e bassomedioevo (2019-2020)
Il lavoro fa parte del Progetto di Ricerca di Ateneo (PRA) “Paesaggi funerari tra rito e società. Nuovi approcci allo studio delle necropoli nel mondo antico”, coordinato da Anna Anguissola. Il progetto, biennale, è finalizzato allo studio delle necropoli in diversi contesti sia spaziali, sia cronologici.
MAPPAGIS (2013-in corso)
Il webGIS di MAPPA è lo strumento di cartografia digitale per pubblicare liberamente sul web i dati archeologici, geologici e geomorfologici. Il MAPPAGIS nasce in seno al progetto MAPPA e censisce tutti gli interventi archeologici effettuati a Pisa dal 1562 fino a oggi. Attraverso una serie di implementazioni, il webGIS mette a disposizione i tematismi di interesse scientifico e pubblico relativi agli interventi archeologici, alla cartografia geomorfologica e alla cartografia di potenziale archeologico della città di Pisa. Il MAPPAGIS è uno strumento dinamico, liberamente consultabile, sempre aggiornato, che permette l’interrogazione in tempo reale.
MOD (2012-in corso)
Il MOD (MAPPA Open Data) è il primo repository open-data italiano pensato per conservare e disseminare la documentazione archeografica (Dataset) e la letteratura grigia (Relazioni) prodotta nel corso di una qualsiasi indagine archeologica. Il MOD tutela chi ha prodotto la documentazione in tutte le sue forme attraverso l’apposizione di un codice DOI a ogni Dataset e/o Relazione e l’utilizzo della licenza CC BY-SA 3.0, in modo da consentire contemporaneamente la corretta circolazione dei dati e la tutela della paternità intellettuale.
Il Progetto MAPPA (Metodologie Applicate alla Predittività del Potenziale Archeologico, 2011-2013)
Il progetto MAPPA, condotto da un consorzio di Dipartimenti dell’Università di Pisa (Civiltà e Forme del Sapere, Scienze della Terra, Matematica), ha avuto come obiettivo la creazione della Carta di potenziale archeologico della città di Pisa sviluppata attraverso l’elaborazione di un algoritmo predittivo. Attraverso la digitalizzazione, gestione e georeferenziazione di tutti i dati archeologici di Pisa, durante i due anni di ricerca sono stati creati un WebGIS archeologico, un archivio digitale OpenData (MOD) e carte paleogeografiche.