ARAM: ARcheologie dell’Abbandono sulla Montagna di Mezzo (2022-2024)

Le “montagne di mezzo” sono quelle aree non propriamente collinari, ma nemmeno di alta quota, in cui lo spazio abitabile rappresenta una mediazione dialettica con condizioni fisiche mutevoli. E’ un luogo poliedrico e polisemico, forte della relazione tra montuosità naturale e montanità culturale; è oggi il risultato di una successione di abbandoni che ne ha censito la marginalità economico-sociale.

Il progetto ARAM propone l’indagine di queste aree attraverso una archeo-antropologia dell’abbandono finalizzata a rivitalizzare ciò che è stato trascurato, con uno sguardo sui resti del passato che esuli dall’idea classica di patrimonializzazione: l’abbandono come elemento caratterizzante gli spazi, che da privati diventano comuni, per esplorare progettualità alternative; l’abbandono come risorsa, bene collettivo, che può dare vita a esperienze di manutenzione, alla creazione di nuove mappe e di progettualità sovralocali.
Area di studio del progetto è la montagna apuana nel suo versante versiliese, un territorio che ben rappresenta la montagna di mezzo, attraverso dinamiche di spopolamento e trasformazioni economiche, segnato dalle attività minerarie; scenario delle stragi nazifasciste e della guerra partigiana; che ha risentito dell’accentramento urbano in pianura e dell’imposizione del turismo costiero.

Obbiettivi e risultati previsti
Scopo del progetto è fornire un set di dati e una metodologia transdisciplinare da applicare alla rigenerazione del territorio, attraverso un’analisi archeologica e antropologica delle dinamiche di spopolamento e abbandono mettendo in risalto le continue rinegoziazioni delle relazioni tra comunità umane e ambiente, in un excursus diacronico dalla preistoria all’età contemporanea.
Tale obiettivo sarà raggiunto mediante una serie di attività interrelate e in particolare:
– raccolta dei dati archeologici editi e di archivio, loro sistematizzazione all’interno della piattaforma online MAPPA, al fine di costituire un database di riferimento a cui i partner di progetto e gli altri soggetti operanti sul territorio potranno attingere per creare nuove azioni di rigenerazione territoriale;
– mappatura delle tracce materiali di età moderna e contemporanea mediante ricognizioni archeologiche di superficie, che favorirà la comprensione delle dinamiche di popolamento e abbandono, con una nuova ottica di valorizzazione e riorganizzazione delle risorse culturali, quali agenti propulsivi di progetti di rigenerazione territoriale;
– raccolta, descrizione e analisi antropologica di fonti scritte e orali, tangibili e intangibili, al fine di disegnare mappe di comunità per la lettura e la rappresentazione delle dinamiche storiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato le relazioni nel tempo con il paesaggio montano trasformandolo in risorsa attraverso la percezione, la memoria e il bagaglio esperienziale di chi vive e frequenta il territorio.

Attività:
1. Censimento e sistematizzazione dei dati archeologici (M1-17)
A1.1 Ricognizione e acquisizione dei dati archeologici (M1-6)
A1.2 Popolamento della banca dati e del webGIS (M7-10)
A1.3 Verifica e integrazione dei dati mediante attività di indagine sul campo (M11-17)
2. Raccolta dati antropologici ed etnoarcheologici (M1-17)
A2.1 Attivazione partecipazioni comunitarie e riconoscimenti patrimoniali bottom up (M1-12)
A2.2 Costruzione della mappa delle memorie dirette o indirette dei luoghi abbandonati (M1-12)
A2.3 Sviluppo di una topografia emozionale ed esperienziale (M11-17)
3. Analisi dati, comunicazione e disseminazione dei risultati (M1-24)

 

All’interno di ARAM sono stati attivati:

Resurgences: esplorando le ecologie dell’abbandono“, progetto speciale per per didattica finanziato dall’Univiversità di Pisa. Campagna di ricognizione estensiva sulle Alpi Apuane dal 10 al 28 ottobre 2022.

“Memorie di cose, memorie di luoghi, memorie di vita”, progetto di archeologia pubblica ed etnografia in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Martiri di Sant’Anna di Stazzema” (13 dicembre 2022-31 maggio 2024).

“CHARCOAL – archeobotanica da campo nella montagna Apuo-versiliese”, progetto speciale per la didattica per una prima documentazione degli areali carbonili (ottobre 2023)”.

Report:

Report 1.1: Censimento e sistemazione dei dati archeologici
https://www.mappalab.eu/wp-content/uploads/2024/03/D1.1_Report-raccolta-dati.pdf

 

Report 1.2: Raccolta dati sul campo
https://www.mappalab.eu/wp-content/uploads/2024/03/D1.2_Indagini_sul_campo.pdf

 

Partenariato:
Università di Pisa (MAPPALab – Dip. di Civiltà e Forme del Sapere)
Regione Toscana
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
Parco Regionale delle Alpi Apuane
Fondazione Terre Medicee
Civico Museo Archeologico di Camaiore
Istituzione Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema

Team
Responsabile scientifico: Gabriele Gattiglia – Unipi
Coordinamento: Francesca Anichini – Unipi
Coordinamento antropologico: Caterina Di Pasquale – Unipi
Coordinamento documentazione video: Nicola Trabucco – Unipi
Team: Maria Letizia Gualandi, Fabio Dei, Andrea Ventura, Salvatore Basile – Unipi
SABAP-LUMS: Giulia Picchi
Parco Regionale Alpi Apuane: Antonio Bartelletti
Fondazione Terre Medicee: Debora Simonelli
Civico Museo Archeologico Camaiore: Marzia Bonato
Istituzione Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema: Michele Morabito

Galleria

Gli Assegni di Ricerca in ambito culturale sono finanziati con le risorse del POR FSE TOSCANA 2014-2020 e rientrano nell’ambito di Giovanisì (www.giovanisi.it), il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

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