Nel quarto volume troverete due piccoli nuclei di articoli tematici. Il primo relativo all’archeologia della Montagna, il secondo all’archeologia delle cave e dei siti rupestri.
L’articolo di Anichini, Basile, Gattiglia, Marcucci e Sciuto esplora le potenzialità del Catasto Ferdinandeo-Leopoldino per ricostruire il paesaggio apuano-versiliese (Toscana, Italia) della prima metà del XIX secolo; Miano analizza la viabilità, terrestre e fluviale, tra i monti Nebrodi e i monti Peloritani nella Sicilia nord-orientale (Italia).
Gli articoli che compongono il secondo nucleo tematico nascono nell’ambito delle riflessioni teoriche e metodologiche portate avanti dal gruppo di ricerca internazionale sull’archeologia delle cave e degli insediamenti rupestri, IRAAR – International ReseArch group on quArries and Rock-cut sites. Il contributo di Simons si concentra sull’analisi diacronica di due siti rupestri a Kinver Edge, nello Staffordshire (Regno Unito); l’articolo di Carbonell Pastor si concentra su un aspetto ancora poco esplorato degli ipogei funerari del primo millennio B.C.E., quello della ricostruzione delle tecniche di
scavo.
In una sezione miscellanea Panetta si addentra nelle questioni metodologiche legate alla decifrazione dei siti; il contributo di Anichini ci proietta nel campo dell’archeologia del presente, analizzando il rapporto umano-non umano durante il periodo della pandemia da Covid-19; Desarbre confronta attraverso analisi statistiche le dimensioni delle finestre e le tecniche costruttive della villa di Diomede a Pompei e della villa di Poppea a Oplontis. L’articolo di Forassiepi, ci porta in un campo ancora poco esplorato dall’archeologia e completamente nuovo nel panorama italiano: quello dell’archeologia delle esplorazioni spaziali. Infine, con D’Antoni andiamo ad approfondire le scelte metodologiche alla base dello sviluppo di
un dataset dedicato agli edifici a pianta centrale risalenti ai periodi romano e tardo-antico.
Come sempre, tutti gli articoli sono disponibili in Open Access nella sezione dedicata sul sito, sulla pagina del nostro editore, e sulla nostra pagina di Academia. Tutti i dataset correlati sono liberamente scaricabili dal MOD, ospitato dalla Digital Library dell’Università di Pisa.